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Resistenza agli antibiotici e salute delle gengive

Le resistenze agli antibiotici possono rappresentare un serio pericolo anche nelle cure dentistiche. L’efficacia delle terapie per le malattie delle gengive può essere messa in serio rischio da resistenze agli antibiotici somministrati proprio per combattere i germi responsabili nel cavo orale. Infatti, dei 4 batteri chiave trovati nella bocca dei pazienti con parodontite almeno uno ha acquisito la resistenza a un farmaco attualmente in uso.

Due tipi di problematiche

A livello individuale la selezione di resistenze può determinare problematiche di carattere più generale, non solo limitate al cavo orale. L’individuo può diventare resistente agli antibiotici anche per altre infezioni, ad esempio per una polmonite. A livello sociale, le resistenze possono essere ‘trasmesse’ da un batterio all’altro, influenzando la risposta della popolazione a una determinata molecola antibiotica.

Oggi le categorie mediche si stanno ponendo il problema. Negli ultimi 20 anni le prescrizioni mediche di antibiotici sono calate e anche i dentisti stanno diventando parte in causa per diminuire l’uso sconsiderato di questi farmaci. I pazienti con malattia delle gengive di frequente presentano diverse specie di patogeni con diversi gradi di resistenza. In particolare il microbiota orale sembra essere un’importante riserva di resistenze antibiotiche.

In aumento germi della parodontite che sfuggono a terapie

Tre dei germi più comunemente causa della parodontite hanno la tendenza a sviluppare resistenze alle terapie antibiotiche. Questo ha fatto insorgere la preoccupazione sul loro uso indiscriminato degli per curare la gengive. Solo nei casi più gravi la malattia parodontale si deve trattare affiancando alla pulizia sotto-gengivale la prescrizione di antibiotici. Per il futuro, sarà sempre più importante procedere a esami del pool di germi presenti nella bocca del paziente per terapie mirate onde evitare quando possibile farmaci ad ampio spettro e antibiotici inefficaci su certi microrganismi.

Antibiotici solo nei casi più gravi

È importante quindi ricordare al paziente che bisogna evitare il fai-da-te, come spesso accade quando si ha dolore a un dente, perché prendendo antibiotici senza controllo medico e a dosaggi non appropriati si aumenta la probabilità di resistenze. L’antibiotico non è mai un’alternativa alle terapie di eliminazione meccanica dei batteri, come la pulizia gengivale profonda. Inoltre, non tutti i casi di parodontite vanno curati con antibiotico. In coerenza con la nuova classificazione mondiale, le parodontiti in cui sono consigliati gli antibiotici aggiuntivi al trattamento convenzionale sono quelle in stadio più avanzato.

Fonte: gengive.org

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