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Curare le gengive contro la cirrosi

Curare la parodontite, malattia che colpisce le gengive e che – se non trattata – può compromettere seriamente il sorriso, aiuta a combattere la cirrosi epatica e anche i sintomi cognitivi associati a tale malattia. Lo ha suggerito un lavoro apparso sull’American Journal of Physiology – Gastrointestinal and Liver Physiology.

Il legame fra cirrosi e parodontite

L’esistenza di un legame tra cirrosi epatica e parodontite ad oggi è relativamente nuovo. Alcuni studi in passato hanno suggerito che persone con cirrosi epatica presentano cambiamenti a carico del microbiota (l’insieme dei batteri) salivare e intestinale. Tali alterazioni batteriche possono portare a malattia delle gengive e ad alto rischio di complicazioni legate alla cirrosi, come ad esempio l’encefalopatia cirrotica. Questa complicanza è caratterizzata dall’accumulo di tossine che penetrano nel cervello provocando sintomi che vanno da confusione a disturbi dell’umore e deficit cognitivi. Bisogna anche sottolineare che chi ha sviluppato la cirrosi epatica ha avuto probabilmente stili di vita poco salutari con aumento del rischio di parodontite.

Migliorano anche le complicanze della cirrosi

Nello studio due gruppi di pazienti con cirrosi e encefalopatia, colpiti anche da parodontite da lieve a moderata, sono stati seguiti per 30 giorni; solo uno dei gruppi è stato sottoposto a cure parodontali per risolvere il problema gengivale. A 30 giorni dal trattamento parodontale i pazienti presentavano sia un miglioramento del microbiota salivare e intestinale, sia del quadro infiammatorio di tutto l’organismo come documentato con prelievi di sangue e saliva. Inoltre presentavano un miglioramento dei sintomi cognitivi dovuti all’encefalopatia cirrotica.

L’infiammazione delle gengive e di tutto l’organismo

Lo studio è coerente con le tante evidenze scientifiche che ci dicono che la carica infiammatoria della parodontite alimenta i processi infiammatori cronici nell’organismo e viceversa. È interessante vedere che già in soli 30 giorni dalla fine del trattamento parodontale, si ha un netto miglioramento del quadro della patologia epatica, anche a livello cognitivo e della qualità di vita stessa delle persone trattate.

L’importanza delle cure dentali per la salute generale

I risultati di questo studio rappresentano un’ottima occasione per riflettere sul fatto che, in generale, forse i tempi sarebbero maturi perché il Sistema Sanitario Nazionale, quando prende in carico malati cronici complessi come pazienti con cirrosi, malattie cardiovascolari, diabete, si occupi anche della loro salute parodontale. Appare sempre più evidente, infatti, che trattando la parodontite migliora anche il quadro clinico di queste e altre gravi malattie.

Fonte: ansa.it

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